Under pression

Si vai sono sul pezzo.

Allora iniziamo..."Carissima invitati" no, non va bene" Egregi Signori" naaaa troppo formale "Cari Amici.." ahhhh noooo...aiuto.
Devo scrivere il discorso da leggere al matrimonio di una delle mie più care amiche domani sera. Lo devo preparare da un anno e non sono ancora riuscito a scriverlo.
Ho il blocco dell'oratore. Ho la tendinite del tennista. Ho l'alzheimer di Liz Taylor.

Non riesco a scrivere.
Prendo in mano la penna. Mi concentro. Penso. E divento matta. Impazzisco dall'ansia. Sento formicolii alle ginocchia.
La sedia diventa un enorme masso a cui sono incatenata e da cui devo liberarmi.
La testa è affollata di pensieri meno emozionanti per non fondersi del tutto.

Faccio duemila cose assieme. Poso la penna. Sbircio lo schermo del cellulare.
Apro Outlook. Chiudo Outlook. Apro Libero. Chiudo Libero.
E mi arrabbio.
Arrotino prepara sto cavolo di discorso. C'è la tua migliore amica lì su quell'altare. E il tuo più caro amico lì affianco. Cosa vuoi fare, salire sul palco e dire le barzellette sconce su preti e suore?
Arrotino cosa dici su quel palchetto?
Non lo so, non lo so.

Non mi sono mai sentita così. Non ho mai avuto problemi a buttar giù due cazzate. Fare due battute.
Essere abbastanza brillante per non far addormentare i vecchiettini 95enni dopo un'ora di messa. E non è facile!

E' che mi sento strana. Mi emoziono.
Ho fatto la testimone altre volte. L'ho fatta alla mia ex cognatina. Ad un carissimo amico.
Ho partecipato sfortunatamente a molti matrimoni. Ma sono sempre stata la cazzona casinara in fondo alla chiesa che fa battutine idiote.
Quella che tutti i parenti guardavano con sospetto e disapprovazione. Quella che scherniva le sue amiche ansiose, impastate, con i loro fazzolettoni lacrimevoli. E ora che succede?
L'arrotino sta invecchiando?
L'arrotino si commuove? Si emoziona, si blocca, non riesce a scrivere?

Voglio uscire da questo ufficio. Voglio essere su quel palchetto. Voglio brindare fino alle 4 del mattino. Voglio vedere i miei amici vestiti come le statuine di zucchero sulle torte.

Alle 17.30 esco di qui. Mi compro la bottiglia di spumante più costosa che riesco a trovare e butto giù sto maledetto discorso. Assieme allo spumante.
Giuro. Ce la farò. Tanto fino alle 20 non si parte. Non mi vengono a prendere.
E se anche mi venissero a prendere prima magari hanno sete e ne bevono un po' con me.

Si, si ce la farò. Certo che ce la farò! Figuriamoci se non riesco a scrivere due righe di discorso?

Cazzo che ansia.

Vado di champagne va, ho capito!