Thursday, September 21, 2006

All things Considered


Giovedì. Ancora un giorno e domani finalmente si rientra in Italia.
Oggi sono in fase meditativa e ho pensato di fare un bel post per tirare le somme di questo primo periodo della mia esperienza estera.

Detto per inciso sto friggendo dalla voglia di atterrare sul suolo natio. Appoggiare i piedi su terra italiana, sentire la temperatura riscaldare il mio corpo, ascoltare e capire tutto quello che le altre persone dicono intorno a me, riabbracciare la mia famiglia, gli amici.
Tornare a casa e sedermi, mentre tutti intorno a me mi coccolano, mi portano da mangiare, mi versano il vino, mi passano l'antipasto.
Ora quando rientro a casa ho sempre qualcosa da fare: lavatrici, svuotare lavapiatti, stendere, stirare, apparecchiare, cucinare. Com'è possibile che cambi così la quantità di cose da fare, rispetto alla vita da sola?! Cos'è la moltiplicazione dei pani e dei pesci?
O in questo periodo io sono così concentrata tutto il giorno che due lavori domestici mi sembrano il cammino di Santiago?
Continuo col mio strechting di somme.
Sono qui dal 25 luglio. Sono quasi due mesi e il mio inglese stenta ancora a decollare. Smozzico due parole coi vicini, con i colleghi e con l'insegnate d'inglese. Ah dimenticavo col waiter quando sono al ristorante.
Il mio lavoro sembra destinato a subire una svolta, mi hanno sbattuta in un ufficio silenziosissimo, dove nessuno parla e dove c'è meno lavoro che al solarium di Via della Spiga in pieno Agosto. Nessuno cerca di formarmi o di insegnarmi qualcosa. Non c'è bisogno di nessuna nuova persona che lavori qui dentro. Ma nei giorni scorsi si è parlato della possibilità di un cambio di ufficio. E lo spero vivamente.

L'intera società è composta da una trentina di persone, ben fissata nei loro clichè e sembra non abbia nessuna intenzione di modificarli. Da quando sono qui nessuno che mi ha mai proposto di unirmi a loro per un pranzo, un paio di volte mi hanno proposto un caffè assieme. Figuriamoci!
Quando vedo queste cose mi rendo conto quanto io sia diversa dalle altre persone e quanto aiuto le persone ad uscire dall'imbarazzo di "Break the ice" in momenti come questo.

Non ho la mia solita girnta qui. Non ho la forza di proporre 10 mila cene, di invitare la gente, di avere la faccia tosta di autoinvitarmi alle loro serate e quindi per il momento sguazzo un pochino nel mio brodetto di pesce. E imparo l'inglese.
Insomma sto facendo fatica a crearmi dei rapporti sociali, e non pensavo.
Immaginavo che in un paese estero gli italiani fra di loro fossero felici di darsi man forte, di aiutarti ad integrarti, fossero felici di organizzare spaghettate o altro. Ma mi sbagliavo.

Hanno le loro amicizie e non ti invitano mai da nessuna parte.
Forse se fossi stata da sola. Una ragazza single in un paese straniero non avrei avuto nessuna difficoltà. Fatto sta che non ci propongono mai nulla.
E' perchè siamo sposati? Uno crede che due persone sposandosi si ritirino in una specie di esilio francescano? Non lo so, non riesco a capire!
Ma non questo non voglio dire che sono infelice o insoddisfatta. Sto solo facendo un summo dell'intera situazione. Sono molto fiduciosa verso il futuro, sono certa che col tempo, imparando la lingua, essendo meno stanca e più aperta verso gli altri non avrò difficoltà a trovare altri con cui divertirmi e in compenso in questo periodo mi sto divertendo molto col mio ehm ehm...coinquilino. Ci stiamo conoscendo in modo totale, ci stiamo forgiando i nostri spazi, i nostri divertimenti, il vivere assieme.
Un passo per volta no! Adesso sistemo il mio inglese e la mia nuova vita di famigghia e poi sarà pronta ad uscire allo scoperto.
La città mi sembra piena di cose da scoprire...Ogni volta che esco, che parlo con qualcuno trovo un nuovo ristorante da provare, un negozio convenientissimo di cose belle da acquistare. Ho visto dei quadri ultimamente favolosi a dei prezzi ridicoli, credo proprio che ci tornerò presto. Ho acquistato una guida con tutti i corsi serali di Dublino e ce ne sono davvero tanti. I locali sono alla mano e pieni di buona musica da ascoltare. E ogni tanto sedersi a bersi una buona birra è davvero rilassante.

Ho iniziato a fare il mio corso di Pilates e me gusta mucho. Qaudno lo faccio mi sembra di essere a Milano a fare yoga con mamma e sorella. Mi sento come a casa.
Oggi dovrei andare dal capo a scambiare due chiacchiere e forse coi colleghi sono stata troppo dura, quando riuscirò ad intaccare il loro guscio certi potrebbero rivelarsi davvero interessanti.
Mamma mia un'arrotina così aperta e sincera dovete gustarvela a fondo. E' raro che io sia così trasparente e disillusa.
Ho fatto due chiacchere col capo e iniziano a passarmi le consegne degli Affari Generali.

Si vedeno già dei cambiamenti là in fondo oltre le nuvole.

7 comments:

Anonymous said...

L'ho provato un po' anch'io, qua a Roma, soprattutto all'inizio. Tranne il fatto di voler capire quello che dicono attorno a te, è ovvio.

E anche adesso, mettere piede sulla terra friulana è sempre un'emozione (anche uno stress, a volte, ma anche un'emozione).

E comunque dì a Pollo che passi di qua e legga:
MA LE VUOI FARE UNA COCCOLA IN PIU', A STA PORA MOGLIE? E magari anche una lavatrice. Ecco.

L'Arrotino said...

aAhuAahuAauhuha
Bedda Leetahhh, no lui è davvero fantastico! Le lavatrici le fa solo lui e mi riempie di coccole ogni volta che mi vede giù!
E' che sono passata dalla vita frenetica e piena di amici e soddisfazioni, nel mio "quartierino" a dover ricominciare tutto da capo. E non capire nulla di quello che ti dicono, oltre ad essere gli ultimi arrivati non è proprio un toccasana per l'autostima.
Ma domani si rientra...wowowowow!

Anonymous said...

dai che ritorni!!! se ti può consolare lo stesso trattamento sul lavoro lo sto subendo anche io sul lavoro e cosa più strana c'è una collega che si è autoproclamata capo ufficio e che ha preso di mira me e un'altra mia collega (guarda caso gli ultimi arrivati). Se non fosse che è incinta le avrei già dato un calcio nel backstage. (adoro le donne ma questa qua è di una malmostosità che riuscirebbe a far crepare di nervoso anche Ghandi). Mah.. un bacione!

Anonymous said...

The final countdown......al tuo reingresso in Italia!!!! Wow Smilzettina che bello!!!!

Dai dai dai forza che ti ricarichiamo con delle fantastiche 'pile duracel' e chissà con tutte le coccole che ti prenderai mangari riuscirai a mettere da parte anche un po' di scorta pe ri momenti più difficili..... ;-)!!
Sai una cosa.....l'idea di vederti domani sta già supercaricando anche me che in 'sti giorni sono veramente K.O......Smilza sei davvero una forzaaaa!!!!
Un bacio e.....a domani, Lucius

L'Arrotino said...

uaaaaaa
Oggi si parteee!

Anonymous said...

ma voi vi ammaginate l'arrotino curva su se stessa che tira fuori i panni dalla lavatrice, li mette nel cestone e lì stende??? magari il tutto con un bel fazzoletto in testa e grembiulone bianco della nonna adele????

ma dai smettiamola di credere alla fanascienza sono io che stendo stiro e faccio la lavatrice!!! diamo a cesare quel che è di cesare!!!!

L'Arrotino said...

Anonimo ma tu chi sei? ahuuhauhah